Quando qualche settimana fa si avvicinava la #Quaresima non avremmo mai immaginato di viverla così, in un deserto davvero particolare. Tutti siamo chiamati a vivere in modo rigoroso per responsabilità e solidarietà con il resto della comunità.
Possiamo però attivare forme nuove di pastorale a distanza. Si tratta solo di lasciarci guidare dalla creatività che è propria dello Spirito Santo. Il tempo non ci manca occorre solo saperlo organizzare e ritagliarci qualche momento per metterci in ascolto e in dialogo.
Perché non proviamo dunque a proporre a bambini e ragazzi qualche attività di catechesi che continui a mantenere viva la speranza e la vicinanza a Gesù? Farlo in famiglia, e condividerlo, renderà tutto più bello!
Dio sa di cosa abbiamo bisogno: #tempo, #famiglia e #preghiera. Occorre solo avere #fiducia in Lui.
Per iniziare ho pensato di proporvi una piccola riflessione sulla parola della scorsa domenica, con una riflessione, una proposta per viverla e con un momento di preghiera. Fatemi sapere come andrà!
La Parola
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
Cosa vuol dire la Parola?
Questo è il racconto proposto dal Vangelo di domenica: ci è stato narrato un episodio molto bello tra Gesù e tre dei suoi apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni. È la Trasfigurazione, momento in cui il volto di Gesù diviene lucente in modo eccezionale, si trasfigura appunto, e si mostra differente dal solito; è come un anticipo di Eternità. Gli apostoli provano dunque una gioia speciale e per questo non vorrebbero più scendere dal monte.
In questo tempo in cui dobbiamo necessariamente stare in casa e non incontrarci a catechismo, possiamo comunque vivere la gioia dei discepoli, permettendo a Gesù di entrare nella nostra vita e di guidarci anche e soprattutto in questo tempo particolare.
Un’attività con Gesù
Prova a vivere ciò che hanno vissuto gli apostoli facendo una piccola esperienza di deserto; isolati un poco nella tua camera o fuori in giardino. A volte per riconoscere Gesù bisogna allontanarci dalla confusione. Rileggi il brano del Vangelo e prova a rifletterci con calma. Se non ce la fai da solo, fatti aiutare da un familiare.
Ora dai spazio alla creatività e scrivi o disegna alcuni momenti in cui anche tu hai sentito la gioia di avere Gesù vicinissimo a te.
Poi condividi qui i tuoi disegni.
Per stare più cuore a cuore con Gesù
Quando in questa settimana ti sentirai solo o sconsolato, ricorda che la presenza di Gesù è garantita sempre. Gli apostoli, che non l’avevano ancora compreso, avrebbero voluto fermarsi sul monte e invece il Signore li ha invitati a tornare alla loro vita, anche nei momenti difficili. L’importante è non scoraggiarsi mai e sapere che quella gioia che abbiamo provato è a nostra disposizione sempre, perché Gesù non ci lascia mai soli.
Per stare ancora più a cuore a cuore con Gesù e sperimentare la sua luce, chiedi ai tuoi genitori di accendere ogni sera una candela e poi tutti insieme recitare il Padre Nostro e la preghiera dell’angelo Custode
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